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Steve Cochran

DATA DI NASCITA: 25/05/1917
LUOGO DI NASCITA: Eureka, California
DATA DI MORTE: 15/06/1965
Figlio di un commerciante di legnami californiano, Steve Cochran si laureò all'Università del Wyoming nel 1939 e, dopo aver lavorato per qualche tempo come mandriano di ranch, iniziò a recitare con compagnie teatrali di giro. Interpretò Shakespeare a Carmel, in California, e approdò successivamente a Broadway, dove recitò accanto a Mae West nel revival della commedia Diamond Lil. Nel 1945 cominciò a lavorare nel cinema, debuttando nel film commedia L'uomo meraviglia (1945), interpretato da Danny Kaye, e per alcuni anni si specializzò in ruoli di supporto, solitamente di giovanotto duro ed egoista, o di amante insensibile. secondo da sinistra, con Joan Crawford, Richard Egan e David Brian nel film I dannati non piangono (1950)  Passato nel 1949 alla Warner Brothers, si segnalò nel noir La furia umana (1949), in cui interpretò il ruolo del gangster Big Ed Somers con notevole successo. Nella prima metà degli anni cinquanta fu particolarmente attivo sul grande schermo, interpretando ruoli di rilievo in melodrammi come I dannati non piangono (1950), accanto a Joan Crawford, in western come Il passo dell'avvoltoio (1951), in pellicole d'avventura come I cavalieri di Allah (1953) e B-movie quali La carovana del luna park (1954) e Dollari che scottano (1954). Nello stesso periodo Cochran fondò una sua casa di produzione, la Robert Alexander Production, con la quale tentò di realizzare delle serie televisive, ma con scarsi risultati. Fu più fortunato sul grande schermo, dando le sue migliori interpretazioni proprio alla metà degli anni cinquanta, prima nel film L'amore più grande del mondo (1956), una commedia drammatica ambientata in campagna, in cui interpretò in modo eccellente la parte di un contadino che cerca disperatamente di riconciliarsi con la propria famiglia e di non ricadere nel vizio del bere. Per l'intenso e drammatico Il grido (1957) di Michelangelo Antonioni, Cochran si trasferì in Italia per interpretare il memorabile ruolo di Aldo, un triste vagabondo che non riesce a trovare un posto sicuro dove sistemarsi e che va incontro a un tragico destino, distinguendosi in entrambi i film per sensibilità e temperamento drammatico. Negli anni successivi la carriera cinematografica di Cochran si avviò a un rapido declino e l'attore intensificò la propria attività sul piccolo schermo, recitando in celebri serie televisive del periodo come Ai confini della realtà (1959), Gli intoccabili (1960-1961) e Il virginiano (1962). Tentando il rilancio sul grande schermo, all'inizio del 1965 l'attore scrisse, diresse, produsse e interpretò come protagonista Tell Me in the Sunlight, che uscì però postumo nel 1967, dopo la sua prematura scomparsa.

(wikipedia)