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Rosario J. Gnolo

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Trasferitosi a Lucca per lavorare nel settore marketing di un'azienda di elettronica, decide di studiare dizione e successivamente recitazione per migliorare la sua tecnica di comunicazione. Affascinato da Jerzy Grotowski, dal Metodo Stanislavskij e dalla ricerca dello sviluppo delle potenzialità umane, inizia un'intensa attività di studio ed esperienze individuali, che coinvolgono contemporaneamente la sua sfera spirituale umana e professionale, che lo portano a creare una rielaborazione “su misura” e del tutto “personale” del metodo, che va al di là della sola acting performance. La sua prima esperienza cinematografica avviene nel 2002, nel film "L'imbalsamatore" diretto da Matteo Garrone, dove compare nel “cameo” dell'imprenditore caseificio che fa' imbalsamare il bufalo. Successivamente, nel 2004, viene scelto da Alex Infascelli nel film "Il siero della vanità", come coprotagonista del film, per interpretare il ruolo drammatico dello psicopatico Mago Daniel.