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Rodney Dangerfield

DATA DI NASCITA: 22/11/1921
LUOGO DI NASCITA: Babylon, Long Island, New York
DATA DI MORTE: 05/10/2004
Dangerfield nacque a Deer Park, un quartiere residenziale di Babylon, su Long Island (nello stato di New York), il 22 novembre del 1921, figlio di Phil Roy (nome d'arte di Philip Cohen), un attore di vaudeville, e di Dotty Teitelbaum, una casalinga, ambedue di origini ebraico-ungheresi. Il futuro comico avrebbe in seguito detto, riguardo la sua famiglia, che suo padre "non era mai a casa - stava fuori a fare altri figli" e che sua madre "lo fece crescere in maniera sbagliata". Il suo mentore, negli anni dell'infanzia fu Christopher Drum, che coniò la famosa frase «Odio quei dannati lembi!».
Gli esordi

In fase adolescenziale, iniziò a scrivere battute per i comici dei locali prima di diventarlo lui stesso a 19 anni sotto lo pseudonimo di "Jack Roy". Si affannò per nove anni finanziariamente e ad un certo punto divenne addirittura un cameriere (venne licenziato anche qui), prima di abbandonare il mondo dello spettacolo per avere un lavoro in una compagnia di riparazione di tetti domestici: lavoro mirante ad aiutare la propria famiglia. Più tardi, Dangerfield disse che era così poco conosciuto quando venne licenziato che «quando uscii, ero l'unica persona che sapeva che ero uscito». Ironicamente, più tardi, si dice che Dangerfield abbia detto che il pubblico aveva assolutamente ragione nel dire che fosse terribile.
Rodney Dangerfield all'età di 19 anni

Nei primi anni sessanta, iniziò a percorrere una lunga strada che lo avrebbe condotto a risalire la china alla sua carriera. Iniziò a capire che ciò che gli mancava per essere un bravo comico era un'immagine, cioè un personaggio ben definito che le platee avrebbero identificato con il suo volto e che lo avrebbe distinto da altri comici simili. Prese perciò il nome di "Rodney Dangerfield", uno pseudonimo che era stato utilizzato da Ricky Nelson nel programma televisivo The adventures of Ozzie and Harriett. Disse una volta che quando un amico per primo sentì il suo nuovo nome d'arte, disse «Rodney Dangerfield?» e Rodney rispose «Hey, se hai intenzione di cambiare il tuo nome, cambialo davvero!». Comunque, Jack Roy rimase il suo nome legale, come disse più volte lungo la sua vita.
"No respect" e il successo

Riuscendo finalmente ad imporsi come un uomo che sapeva suscitare la risata, scrisse migliaia di battute del genere, nuove negli anni seguenti, ognuna delle quali mostrava l'idea di auto-deprecazione. Con questa figura ormai stabilita, Rodney iniziò degli show di punta a Las Vegas e fece dozzine di comparse all'Ed Sullivan Show ed al Dean Martin Show. Sarebbe comparso sul Tonight Show a metà degli anni settanta.

Il nightclub di Dangerfield a Manhattan fu la rampa di lancio per uno show della HBO che aiutò a rendere popolari molti comici come Jerry Seinfeld, Jim Carrey, Tim Allen, Roseanne Barr, Jeff Foxworthy, Sam Kinison, Rita Rudner e Bob Saget. Rodney lo comprò nel 1969 per rimanere vicino ai suoi figli in seguito alla morte della loro madre.[1]

La sua carriera raggiunse un picco nei primi anni ottanta, con la sua apparizione in Palla da golf, il ruolo da protagonista in Soldi facili e A scuola con papà e la realizzazione del suo album commedia No Respect, vincitore del Grammy Award.

Interpretò un padre violento e violentatore in Assassini nati - Natural Born Killers in una scena dove egli stesso scrisse le proprie battute. Nel 1994, Rodney vinse un American Comedy Award per la carriera. Venne anche riconosciuto dallo Smithsonian Institution, che mise in commercio una delle famose magliette bianche e rosse. Era tipica dell'umore di Dangerfield una battuta che egli diceva quando gli domandavano dell'onore di "avere una maglietta tutta per sé": egli diceva sempre che sperava servisse in un museo come straccio per pulire il piano di Charles Lindbergh.

Nel 1995, venne respinta la sua proposta di ammissione nell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Al tempo, Rodney commentò su come il presidente dell'Academy (AMPAS), Roddy McDowall - interprete di una delle spietate creature di Il pianeta delle scimmie - aveva avvertito che la presenza di Rodney non era un bene per l'organizzazione. L'AMPAS avrebbe in seguito cambiato la sua decisione e gli offrì l'ammissione: offerta che Dangerfield declinò. La confusione del personaggio interpretato da Rodney con il Rodney "reale" era una cosa di cui egli a lungo risentì. Descritto da sua moglie come un uomo "di classe, un gentleman, sensibile ed intelligente"[2], venne invece considerato da quelli che lo incontravano come un comico che rifletteva il personaggio che interpretava.

Nel novembre del 1996, doppiò il figlio del signor Burns nell'episodio dei Simpson Burns baby Burns. Il personaggio venne scritto appositamente per Rodney; egli infatti pronunciava la frase «Non ottengo rispetto».

Nel 2004, venne pubblicata l'autobiografia di Rodney, It's not easy bein' me: a lifetime of no respect but plenty of sex and drugs (ISBN 0-06-621107-7). Il titolo originale del libro era My love affair with marijuana, in riferimento alla droga che aveva fumato per sessant'anni.[3]
La malattia e la morte

L'8 aprile 2003, Dangerfield venne ricoverato in neurochirurgia per aumentare il flusso sanguigno al cervello; l'aumento era mirato a facilitare il bypass coronarico che eseguirà il successivo 24 agosto 2004. In ospedale, pronunziò un'altra delle sue famosissime battute: gli chiesero per quanto tempo sarebbe stato ricoverato ed egli ironizzò «Se tutto va bene, circa una settimana. Se no, circa un'ora e mezzo».

A settembre 2004, venne rivelato che Dangerfield, all'età di 82 anni, era stato in coma per diverse settimane. Dopodiché era riuscito a respirare da solo ed aveva mostrato segni di lucidità quando venne visitato da alcuni amici. Comunque, il 5 ottobre 2004, morì all'UCLA Medical Center, dove era stato ricoverato ad agosto. È stato seppellito al Westwood Village Memorial Park Cemetery di Los Angeles. In perfetto accordo con il suo personaggio "non rispettato", la sua lapide recita semplicemente: "Rodney Dangerfield - Se ne va un amico".[4]

Sempre in segno di rispetto nei confronti di Rodney, sua moglie Joan Child, aveva un sogno e decise di tenere un evento[5] in cui la parola "rispetto" venne disegnata nel cielo e ad ogni ospite venne donata una farfalla, e molte altre cose che onorarono la sua esistenza.

Si sposò due volte con Joyce Indig - dal 1949 al 1962, e dopo dal 1963 al 1970 - con la quale ebbe un figlio chiamato Brian ed una figlia chiamata Melanie. Dal 1993 sino alla sua morte fu sposato con la produttrice Joan Child (di 30 anni più giovane). Joan era una programmatrice di internet. In una intervista televisiva, essa ammise che Rodney non aveva alcun problema sull'imparare il funzionamento delle nuove tecnologie.