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Peter Boyle

DATA DI NASCITA: 18/10/1935
LUOGO DI NASCITA: Philadelphia, Pennsylvania
DATA DI MORTE: 12/12/2006
Peter Boyle nasce nel 1935 a Norristown (Pennsylvania) da una famiglia irlandese. I genitori, Alice e Peter Boyle Sr., si trasferirono a Philadelphia con il figlio Peter Jr. Il padre è un attore comico, un personaggio televisivo che dal 1951 al 1963 intrattiene i bambini in alcuni programmi TV. Peter frequenta la St. Francis de Sales School e la West Philadelphia Catholic High School for Boys. Dopo il liceo entra nell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, una scuola di dottrina cattolica. Nel 1957 viene ordinato frate presso la Salle University, ma poco dopo lasciò l’ordine. Dopo l'esperienza spirituale iniziò a lavorare come cameraman.

Nel 1959, dopo aver ottenuto la qualifica alla Officer Candidate School, fu richiamato al servizio militare in marina, ma per Peter fu un’esperienza molto difficile, dopo la quale decise di andare a New York dove studiò recitazione con l’attrice Uta Hagen, e per mantenersi lavorava come impiegato postale. Dopo aver lavorato con Neil Simons in una compagnia itinerante di “The Odd Couple”, si trasferì a Chicago, dove entrò nel noto teatro d’improvvisazione Second City. Il suo primo ruolo cinematografico fu nel film Il gruppo (1966), seguito da altre piccole partecipazioni.

Il successo per Peter Boyle arrivò con il film Joe (1970), diretto da John G. Avildsen, che vide Boyle nel ruolo di protagonista, con Dennis Patrick, e una esordiente Susan Sarandon. Il film narra la storia di un operaio reazionario, Joe Curran (Boyle) che nutre provando un profondo odio verso gli hippies, e si unisce al benestante Compton (Patrick), il quale, durante uno scatto d'ira, ha ucciso un hippie che si era fidanzato con la figlia Melissa (Sarandon) e che l’aveva iniziata alla droga.

La figlia scappa di casa, così i due iniziano a cercarla nei luoghi di raduno degli hippies, ma quando alcuni di questo rubano loro i portafogli, Joe e Compton, armati di fucile, li inseguono trovando la casa dove gli hippies si sono rifugiati. Joe incoraggiò Compton a ucciderli tutti, e quest'ultimo, travolto dall'ira non accorge di aver sparato anche alla figlia.

Grazie alla grande interpretazione di Boyle, il suo personaggio estremamente violento iniziò ad essere abbinato allo stesso attore, il quale, grande sostenitore della non-violenza, rifiutò tutti i ruoli successivi in altri film che avessero a che fare con la violenza. Nonostante il successo ci furono molte critiche per l'eccessiva violenza di alcune scene.

Boyle quindi rifiutò diverse parti che gli offrirono successivamente, anche da protagonista, perché da lui ritenute violente. In quel periodo, durante la Guerra del Vietnam, divenne molto attivo politicamente e contrario alla guerra. Durante le manifestazioni conobbe attori come Jane Fonda e Donald Sutherland. Nel 1972 recita al fianco di Robert Redford ne Il candidato, mentre nel 1973 interpreta il personaggio di Dillon, al fianco di Robert Mitchum nel film Gli amici di Eddie Coyle.

Dopo diversi ruoli minori, prese parte nel 1974 al film Frankenstein Junior, di Mel Brooks, con Gene Wilder e Marty Feldman. In questa pellicola, parodia del film Frankenstein (1931), il ruolo di Boyle del mostro che riprende vita resta molto celebre, in particolare per le sue doti fisiche. L’attore infatti era alto 1,88 m ed essendo pelato, con il suo sguardo esclusivo, risultò perfetto per questo ruolo. La pellicola ebbe un grande successo e in questo film Boyle si rivela per la prima volta molto abile, anche come comico. Di fatti da qui inizierà anche la sua carriera comica.

Sul set di Frankenstein Junior conobbe anche la sua futura moglie Lorain Alterman, che all’epoca era una reporter della rivista “Rolling Stones” e che lo sposerà nel 1977. La coppia ebbe due figlie, Lucy ed Amy. In questo periodo Peter Boyle stringe grande amicizia con John Lennon. Nel 1976 interpretò il ruolo marginale del tassista “Mago” nel film Taxi Driver, di Martin Scorsese, il primo grande successo di Robert De Niro e di Jodie Foster.

Grazie all'incredibile successo della pellicola, Boyle rimase molto noto anche grazie alla partecipazione in questo film, nonostante il suo personaggio secondario. Nel 1978 fu chiamato come co-protagonista nel film F.I.S.T, primo film di Sylvester Stallone, subito dopo il successo di Rocky. Nel film oltre a Stallone compare anche Rod Steiger.

Lo stesso anno è di nuovo co-protagonista nel film Pollice da scasso, con Peter Falk. Nel 1979 è la volta di Hardcore, di Paul Schrader, dove recita al fianco di George C. Scott. Sullo sfondo di Taxi Driver (di cui Schrader era lo sceneggiatore), il film racconta la storia dell'onesto imprenditore Van Dorn (Scott), al quale scompare la figlia Kristen durante una vacanza con altre sue amiche. Si scopre che venne rapita da un regista di film pornografici che usava ragazze di strada e rimediate illegalmente. Boyle fa la parte dell’investigatore incaricato di trovare la ragazza scomparsa, e nonostante il successivo rifiuto dell'incarico, Van Dorn, col suo aiuto, fino alla fine tenterà con ogni mezzo di ritrovarla. Pellicola estremamente realistica, è un chiaro confronto tra la vita degli americani benestanti e il mondo della criminalità e della droga.

Nel 1980 è co-protagonista con Bill Murray nella commedia Where the Buffalo Roam. Nel 1981 interpreta Sheppard nel film Atmosfera zero con Sean Connery. Il suo personaggio, co-protagonista, è dirigente di una stazione spaziale per l’estrazione del titanio sul satellite di Giove, Io. Sheppard, per far lavorare meglio e più a lungo i minatori, importa dalla terra carichi di una sostanza stupefacente che dopo alcuni mesi conduce alla morte gli stessi operai. Connery interpreta il capitano di turno nella stazione, che scoprendo il traffico illegale di Sheppard, lo ferma. Boyle è ricordato anche grazie a questo film di fantascienza.

Da qui in poi Peter Boyle verrà sempre meno scritturato per ruoli importanti, eccetto nel 1988 quando interpreta il capo della polizia Donnely in Danko, di Walter Hill, con Arnold Schwarzenegger e James Belushi. Film poliziesco, cruento, con uno sfondo quasi comico con il titolo di Danko : è la storia di un capitano sovietico unitosi alla polizia di Chicago per catturare un pericoloso criminale russo che voleva attivare sul territorio statunitense un traffico di droga. Notevole è la sua interpretazione come co-protagonista nella commedia Quattro pazzi in libertà (1989), dove recita al fianco di Michael Keaton (che subito dopo avrebbe interpretato Batman), Christopher Lloyd e Stephen Furst (famoso per il ruolo di Soiola in Animal House).

In seguito interpreterà sempre più ruoli comici e meno parti importanti. Recita nel film Malcolm X (1992) con Denzel Washington, seguono poi altri ruoli marginali in film, come Santa Clause (1994), Il dottor Dolittle (1998) con Eddie Murphy, Scary Movie 3 (2003), Scooby-Doo 2: Mostri scatenati (2004) e Santa Clause è nei guai (2006).

Ma negli ultimi anni è ricordato soprattutto per la sua partecipazione alla celebre serie TV Tutti amano Raymond (1995-2005), dove interpretava il burbero Frank Barone, e per il quale ruolo vinse un Emmy Award insieme ad altri membri del cast, serie TV che ottenne un notevole successo in America con 13 Emmy Award.

Già colpito, nel 1990, da un ictus che gli aveva impedito di parlare per sei mesi, quindi da un infarto nel 1999, è morto all'età di 71 anni in ospedale a New York, nel dicembre 2006.

(wikipedia)