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Leopoldo Trieste

DATA DI NASCITA: 04/05/1917
LUOGO DI NASCITA: Reggio Calabria

DATA DI MORTE: 26/01/2003
Nell'immediato dopoguerra fornì al teatro una trilogia sulla guerra e sulla violenza: La frontiera (1945); Cronaca (1946), prima opera teatrale al mondo che affrontò il problema dell'Olocausto; N.N. (1947). Il secondo dramma ispirò poi liberamente il film di Claudio Gora Febbre di vivere (1953), cui Trieste collaborò. Cronaca nel 1995 fu rappresentata con successo al Deutsches Theater di Berlino (Gaetano Pizzonia: Il mito di Leopoldo Trieste, Laruffa Editore, 2013).  Lanciato come interprete da Federico Fellini (Lo sceicco bianco del 1952 e I vitelloni del 1953), diresse a sua volta Città di notte (1958) e Il peccato degli anni verdi (1960), per dedicarsi poi totalmente alla carriera di caratterista, con frequenti apparizioni in commedie all'italiana (Divorzio all'italiana del 1961, Sedotta e abbandonata del 1964, Il medico della mutua del 1968, Piso Pisello del 1981) ma anche in grandi produzioni come Il padrino - Parte II (1974), Il nome della rosa (1986), Nuovo Cinema Paradiso (1988) e L'uomo delle stelle (1995).  Negli anni sessanta e settanta prese parte anche a diversi sceneggiati televisivi, quali Le inchieste del commissario Maigret, La famiglia Benvenuti e Il Circolo Pickwick, nonché nello sceneggiato per ragazzi Le avventure di Ciuffettino andato in onda tra il 1969 ed il 1970. Carlo Verdone aveva inizialmente pensato a lui per il ruolo dell'avvocato Giangiacomo Pigna Corelli Inselci in Troppo forte (1986), parte che in seguito andò ad Alberto Sordi. Nel 2000 partecipò all'episodio Il cane di terracotta della fiction Il commissario Montalbano nel ruolo di Lillo Rizzitano.  Scomparve nella notte del 25 gennaio 2003, all'età di 85 anni, presso il Policlinico Umberto I di Roma, a causa di un infarto. La famiglia diffuse la notizia soltanto due giorni dopo, a esequie avvenute.

(wikipedia)