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Bombolo Franco Lechner

DATA DI NASCITA: 01/01/1932
LUOGO DI NASCITA: Roma
DATA DI MORTE:
Nato nel rione Ponte, nel centro storico della Capitale, esercitò per anni, fin dalla giovane età, l'attività di venditore ambulante come piattarolo (venditore di stoviglie, tovaglie e ombrelli ai passanti) nei vicoli del centro di Roma, nella zona attigua allo storico mercato di Campo de' Fiori. A partire dal 1976, grazie all'interessamento del regista Bruno Corbucci, si dedicò al cinema, e contemporaneamente iniziò la collaborazione con la compagnia cabarettistica del Bagaglino di Castellacci e Pingitore. Nel 1983, alla trasmissione Domenica in condotta da Pippo Baudo, rivelò di aver scelto il nome d'arte Bombolo poiché questo era stato da sempre il suo soprannome ispirato alla canzone omonima del 1932 scritta e musicata da Marf e Vittorio Mascheroni e resa popolare dal Trio Lescano. Utilizzato spesso come spalla di attori come Tomas Milian, Enzo Cannavale, Pippo Franco, interpretò ruoli comici, gag basate principalmente sulla fisicità, sulla mimica facciale, sull'utilizzo dell'onomatopea (famoso il suo Tze-tze!), del turpiloquio e del dialetto romanesco, recitando prevalentemente in B-movie. Bombolo divenne famoso soprattutto per aver interpretato il personaggio di Venticello, ladruncolo e informatore della polizia, nella serie poliziesca dell'ispettore Nico Giraldi, in cui appare in nove degli undici film realizzati. Il suo personaggio divenne una sorta di maschera tipica e lo rese uno degli attori più usati del cinema cult italiano degli anni settanta e ottanta, in compagnia di altri interpreti del ruolo tra cui Enzo Cannavale. Il suo ultimo film fu quello girato insieme a Nino D'Angelo, Giuro che ti amo del 1986. Morì l'anno successivo, il 21 agosto, all'età di 56 anni, all'Ospedale Forlanini di Roma. Tomas Milian ha raccontato - nel corso di un'intervista trasmessa dalla Rai nel 2010 - che al funerale di Bombolo, il 24 agosto 1987 nella Parrocchia di Santa Maria in Vallicella, si nascose dietro una colonna affinché nessuno lo notasse e quando il feretro passò davanti a lui, gli diede un affettuoso buffetto[4], in ricordo di tutti gli schiaffoni che, sul grande schermo, nei panni dell'ispettore Nico Giraldi, aveva rifilato all'attore romano. Riposa nel Cimitero di Prima Porta (noto anche come Cimitero Flaminio), a Roma. L'epitaffio sulla sua tomba riporta: "Ciao Bombolo Core de Roma".