NOTIZIE

Anonymous, Shakespeare secondo Emmerich

Il regista di "2012" abbandona le catastrofi digitali per un thriller in costume fra intrighi di palazzo e teorie di complotto. E intende far luce sulla questione shakespeariana

Anonymous - Rhys Ifans

02.05.2011 - Autore: Marco Triolo


Ecco un progetto che è tutto tranne che “anonimo”. A cominciare da un dato molto significativo: a dirigere questo thriller in costume di ambientazione cinquecentesca c'è Roland Emmerich. Sì, proprio l'autore di “Independence Day” e “2012”, uno che solitamente è abituato a muoversi più tra effetti speciali e disastri spettacolari, che non fra intrighi di palazzo, amori clandestini e teorie di complotto. Eppure, è proprio la virata che ha deciso di dare alla sua carriera con “Anonymous”, un progetto che coltivava da tempo e che finalmente è riuscito a girare, parentesi lussuosa e bizzarra tra le sue abituali megaproduzioni.

Roland Emmerich sul set di Anonymous

Diciamo le cose fuori dai denti: Emmerich non è certo uno che generalmente va per il sottile. La sua specialità è far fruttare sullo schermo i grandi budget, ma in quanto a personaggi le sue caratterizzazioni sono sempre tagliate con l'accetta. Anonymous” potrebbe essere la prova che, al di là del suo curriculum, si nasconde qualcosa di più sostanzioso. Il film prende le mosse da una teoria molto famosa: quella secondo cui William Shakespeare non fosse il vero autore delle opere a lui attribuite. Tale merito spetterebbe invece a Edward de Vere, diciassettesimo Conte di Oxford. Un uomo dai mille talenti: era uno stimato e ben noto poeta, un poliglotta, amava viaggiare in Francia e Italia (da ciò nascerebbero le ambientazioni “esotiche” di svariati play shakespeariani), e aveva conoscenze al Teatro di Londra e tra gli autori teatrali coevi. Inoltre, fu per lungo tempo l'amante della Regina e conosceva alla perfezione la vita di corte. Insomma, un identikit non trascurabile, e una storia che ben si presta a essere tradotta in un film.

Roland Emmerich sul set di Anonymous

E, infatti, verso la fine degli anni Novanta, John Orloff scrive una sceneggiatura intitolata “Soul of the Age”, subito accantonata a causa dell'uscita di “Shakespeare in Love”. Anni dopo, Emmerich ci mette gli occhi addosso e decide di acquistarla, per farne il suo film successivo. Arriva quasi a girarlo nel 2005, prima che la scarsità di finanziamenti lo costringa a metterlo nuovamente da parte. “Lo script – spiega il regista – ruotava attorno a tre personaggi: c'è Ben Jonson, uno scrittore teatrale dell'epoca. William Shakespeare, un attore. E il diciassettesimo Conte di Oxford, il vero autore di tutte quelle opere. Scopriamo come esse siano poi state accreditate a Shakespeare”. I modelli di Emmerich sono piuttosto alti: “Per me è un po' come 'Amadeus', un film che parla di gelosia, di genio e mortalità – conclude il regista – Ci sono tutti gli elementi di una play di Shakespeare: re, regine, principi, figli illegittimi, incesto. E soprattutto è una tragedia”.

Il cast è guidato da Vanessa Redgrave nei panni della regina Elisabetta, e da Rhys Ifans in quelli di Edward de Vere. Un ruolo che condivide con Jamie Campbell-Bower e Luke Taylor, che interpretano Oxford a diverse età.

Anonymous” sarà distribuito in Italia dalla Sony il 18 novembre.

Per saperne di più guardate il trailer: