Venezia
- Sono tantissimi gli applausi per Viggo Mortensen, attore dal metodo
molto 'particolare', per non dire profondo (è andato in
Siberia da solo per fare ricerche sul gangster de "La promessa
dell'assassino"). E adesso ritorna nei cinema col ruolo di un
padre, pronto a qualsiasi cosa pur di proteggere il suo bambino da
criminali e cannibali che si aggirano nel mondo post-apocalittico.
"Ho letto il libro di McCarthy soltanto dopo aver letto il
copione – racconta l'attore -
C'è un qualcosa di molto particolare su quel romanzo e proprio
per questo penso che sia stato tradotto in tutto il mondo e che abbia
avuto grande successo, ancor prima che i Coen adattassero Non è
un Paese per vecchi".
Questa volta l'attore - che a 50 anni
è davvero in splendida forma - non svela quale sia stato il
suo metodo. Avrà vissuto da solo per strada per mesi? Avrà
letto il libro di McCarthy 25 volte di fila in diverse lingue (dato
che Viggo parla almeno cinque lingue)? Non lo sappiamo, però
rivela: "Ho chiacchierato con Cormac McCarthy al telefono:
abbiamo parlato dei nostri figli. A quel punto avevo tutto quello che
mi serviva. Lui è venuto sul set e continuava a dirmi: 'Per
qualunque cosa, io sono qui'. Ma quella chiacchierata al telefono
aveva già sciolto qualsiasi dubbio".Secondo
Mortensen "The Road" è soprattutto una storia
d'amore. "Emotivamente non c'era posto per nascondersi.
Dovevamo tirare fuori le emozioni e il dolore. Ci sono riuscito anche
grazie a Kodi Smith-McPhee che interpreta mio figlio. Lui è un
attore straordinario". Il regista australiano John Hillcoat
aggiunge: "Quando ho letto il libro di Cormac, ho avuto una
reazione emotiva molto forte. Questo libro è riuscito a
sottolineare quello che ci rende davvero umani, perché ha
un'autenticità incredibile e porta con sé una specie di
aura neo-realista. E' stato un grande onore realizzare il film".
Nel
ruolo della moglie del protagonista c'è Charlize Theron,
grande assente al Lido: "Charlize ha accettato soprattutto
perché è una grande fan del romanzo. E' arrivata sul
set ed è stata di grande aiuto nel costruire il suo
personaggio, che è quello che abbiamo approfondito di più
rispetto al libro. E per quanto riguarda Viggo, ho subito capito che
avrebbe fatto qualsiasi sforzo pur di cogliere il suo personaggio. E'
stato davvero impressionante". Di solito i film
post-apocalittici realizzati in America non badano a spese per
mostrare Times Square deserta o il ponte di Brooklyn in macerie, "The
Road", invece, è ambientato in un paesaggio americano non
specificato: "Lo abbiamo girato anche a New Orleans e a
Pittsburgh - aggiunge il regista - Continuavamo a cercare
zone depresse, quelle povere degli Stati Uniti. Abbiamo anche girato
in quella che una volta era un'autostrada e che adesso è stata
abbandonata".
Infine
a raccontare i problemi tecnici accaduti sul set ci pensa il
giovanissimo Kodi
Smith-McPhee (13 anni): "Giravamo quella scena presso
la cascata. Sul copione pensavo sarebbe stato davvero fico. Quando
sono arrivato sul set, mi sono reso conto che non era affatto così.
L'acqua era gelida. E abbiamo dovuto rifare la scena due volte! Meno
male che la troupe aveva con sé una specie di Jacuzzi
portatile".


NOTIZIE
Strada senza uscita per Viggo & Co.
Venezia '66: Viggo Mortensen e il regista John Hillcoat presentano The Road, tratto da Cormac McCarthy. Nelle parole del regista: "Un film al di là della politica e di ogni ideologia". Grande assente Charlize Theron.

03.09.2009 - Autore: Pierpaolo Festa