L'amore finisce

Trecentosessantacinque sono i giorni di un intero anno. Trecentosessanta sono i milioni che Mel Gibson dovrà dare alla moglie. Uno al giorno, più o meno. Il motivo è chiaro: Mel Gibson sta per divorziare, su richiesta documentata e depositata da Robin Moore, sua consorte, la quale sostiene che le differenze tra i due sono inconciliabili.

La legge californiana  recita: a meno che non ci sia un contratto prematrimoniale, il coniuge al momento del divorzio ha diritto alla metà dell’intero patrimonio. Un colpo mica male sotto il profilo economico e, soprattutto, con la crisi che sta attanagliando gli Stati Uniti. Il divorzio, tra i due, era nell’aria ormai da tempo.  Mel e la moglie vivono separati da due anni, dopo che la signora Gibson, ormai ex, aveva visto le fotografie del marito ritratto su una spiaggia in Costa Rica mentre guardava il mare, certo, ma parecchio interessato a una mora mozzafiato di origine russa. Nulla di strano, visto che siamo Hollywood, ma le cose cambiano quando il protagonista del tradimento è l’attore più cattolico d’America.

Dunque la frittata è fatta e miss Moore - che sarà pure cattolica e caritatevole, ma deve aver strappato le pagine del perdono dai sacri testi sostituendole con l’estratto conto bancario del marito –invece di aspettare il marito in veranda agitando minacciosamente il mattarello, ha preso la calcolatrice e preparato  un salatissimo conto. Anche un uomo di fede come Mel Gibson, dunque, è caduto in tentazione e non solo nei riguardi del gentil sesso; si contano sulla dita della mano, infatti, le volte che mister Gibson è stato fermato dalla polizia per eccesso di velocità e con qualche grado di alcool in più.

Di certo la notizia più clamorosa sono gli anni di matrimonio: 28. Un record ad Hollywood. Un’unione, fino ad ora, forte confortata dalla nascita di 7 meravigliosi figli. Ma l’amore finisce e Robin Moore ha messo  le carte in mano a Laura Wasser, un avvocato che, si dice da quelle parti, è meglio  non incontrare in un tribunale, soprattutto se si è colpevoli.

Un’altra tegola sul capo dell’agente Riggs, dunque, il Mel Gibson protagonista della fortunatissima serie “Arma Letale” con Danny Glover, nella quale recitava la parte di un agente di polizia bravissimo nel suo lavoro ma costantemente sopra le righe. Nell’agosto 2006, Gibson deve aver rivestito per un attimo i panni di Riggs: è stato fermato da una pattuglia della polizia per guida pericolosa, risultò abbondantemente positivo alla prova dell’etilometro: arresto, tribunale, condanna a tre anni con condizionale ma soprattutto il disappunto e lo sconcerto che l’accaduto provocò ad Hollywood con il conseguente taglio di ingaggi e di proposte per l’attore di accento australiano ma di nascita americana e origine irlandese.

Mister Gibson, dunque è nei guai e deve cominciare a contare i soldi. Trecentosessanta milioni di dollari sono molti e la moglie li vuole tutti.