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Kiss Kiss, Bang Bang

Presentato all'ultimo festival di Cannes, questo lungometraggio rappresenta un piccolo e curioso esperimento sulle variazioni che si possono effettuare all'interno di un genere collaudato: la detective-story

Kiss Kiss, Bang Bang

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Id., Usa, 2005.
Regia di Shane Black;
con Robert Downey Jr., Val Kilmer, Michelle Monaghan, Corbin Bernsen


Harry Lockhart (Robert Downey Jr.) vive a New York e di professione fa il ladruncolo. Sfuggito alla polizia dopo un colpo andato male, viene scambiato per un attore e catapultato a Los Angeles per un provino come protagonista di un action-movie. Qui viene affiancato dal detective Perry van Shrike (Val Kilmer), che deve insegnarli la postura e le maniere del poliziotto. In un esclusivo party di celebrità Harry incontra anche Harmony (Micelle Monaghan), una sua vecchia fiamma dei tempi del liceo che non vedeva da anni: la ragazza si è trasferita nella “mecca del cinema” per sfondare come attrice, ma fino ad ora ha ottenuto soltanto delusioni. Ben presto la strada di questi tre personaggi inizia ad essere lastricata di cadaveri: primi tra tutti quelli della sorellina minore di Harmony e della figlia di un noto attore. Il compito di scoprire gli assassini e risolvere il mistero toccherà proprio alla mal affiatata squadra di investigatori (quasi) improvvisati…

Dopo aver letteralmente infestato con le sue articolate sceneggiature il cinema action americani degli anni ’80 e ’90, ed essere poi piuttosto misteriosamente scomparso dalla ribalta internazionale, torna Shane Black, che stavolta si permette anche il lusso di dirigere lo script che ha liberamente – o meglio, in parte - tratto dal romanzo “Bodies Are Where You Find Them” di Brett Halliday.

Il risultato è una pellicola decisamente effervescente, che ha tra i suoi punti di forza una sceneggiatura piena di spunti comici al limite del grottesco, e soprattutto l’interpretazione dell’affiatatissima coppia di attori protagonisti: veder duettare quei “vecchi volponi” di Val Kilmer e del grande Robert Downey Jr., assistere alle loro divertite e divertenti performances di istrioni, non può che coinvolgere lo spettatore nel turbinio che “Kiss Kiss, Bang Bang” vuole proporre. La storia non è certo delle più originali, ma ha l’indubbio pregio di saper condire molte scene con dei tocchi di humour nero in alcuni momenti decisamente spinto ma riuscito.

Presentato a sorpresa e con un discreto successo all’ultimo festival di Cannes, questo lungometraggio rappresenta un piccolo e curioso esperimento sulle variazioni che si possono effettuare all’interno di un genere collaudato: la detective-story che compone l’ossatura del film lascia infatti spazio in molte parti a una serie di “scivolamenti” verso la commedia – e questa non sarebbe di certo una novità -, verso la pochade tinta di splatter. Questo bizzarro miscuglio viene agitato da Shane Black con notevole professionalità ed uno spiccato gusto iperbolico, che gli consente di usare stilemi come la voce-off e la pellicola che si riavvolge su se stessa in maniera molto sagace. Ne viene fuori un prodotto godibile, un po’ squinternato ma decisamente sincero e goliardico, come sembra d’altronde nello spirito di tutti coloro che vi hanno preso parte.