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Julia & Benicio, due star a modo loro!

In comune non hanno solo che entrambi fanno gli attori. Julia Roberts e Benicio Del Toro amano Steven Soderbergh che, gli ha fatto vincere, rispettivamente l'Oscar. Lei come protagonista in Erin Brockovich, lui come non protagonista in Traffic.

Julia & Benicio, due star a modo loro!

02.04.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Partiamo dalla divina Julia Roberts, la pretty spy del nuovo film di Tony Gilroy, “Duplicity”, dove la ritroviamo accanto a Clive Owen (i due avevano già ‘flirtato’ insieme nello splendido “Closer”), dal 10 aprile nei cinema. Scritto e diretto dall’ideatore della saga di Jason Bourne, il film è un rompicapo condotto con la leggerezza di un balletto, tra suntuosi alberghi e minacciosi uffici.

L'agente della CIA Claire Stenwick (Roberts) e l'agente dei servizi segreti britannici Ray Koval (Owen) decidono di diventare ex, non nella vita privata, ma nel lavoro, lasciando i loro incarichi governativi per un'attività decisamente più lucrativa mettendosi al servizio di due multinazionali. Unici problemi: i due sono amanti e lavorano per due corporation che stanno cercando di distruggersi a vicenda. “Il primo a chiedermi di prendere parte al film – dice la Roberts - è stato proprio Clive; poi Tony mi ha inviato il soggetto accompagnato da una lettera. Ero lusingata all’idea che avesse pensato a me per il ruolo di Claire che, nell’insieme, non è né particolarmente simpatica, né affidabile. Ma quando inizia a parlare col cuore in mano diventa molto interessante. Claire è una donna un po’ più contorta di quelle che interpreto generalmente”. Precedentemente quella che oramai definiscono l’ex-fidanzata d’America, madre di tre figli e da un po’, volontariamente, fuori dal giro, è stata semplicemente la Donna Numero Uno su tutto.

Unica vera diva della sua generazione; prima femmina sulla copertina del mensile maschile GQ; prima attrice ad avere la copertina di Vogue; prima esponente del gentil sesso ad essere pagata come un uomo, 20 milioni di dollari a film che poi sono diventati 25. Indimenticabile per tutto il pianeta in "Pretty Woman" al fianco di Richard Gere e Premio Oscar come Migliore Attrice Protagonista per "Erin Brockovich". “Non mi sono ritirata – afferma la Roberts – e non mi sono affatto stufata del cinema. Solo che le mie priorità ora sono altre e sono diventata più selettiva. E, francamente, credo sia solo un bene!”.
 
Benicio Del Toro, classe 1967, come Julia Roberts, si è aggiudicato la Palma d’Oro  - all’unanimità – come Migliore Attore all’ultimo Festival di Cannes per la titanica opera su Ernesto Guevara, detto il CHE. Una bella scommessa, che prevede un gran coraggio, quella di dare vita sul grande schermo a uno dei principali miti mondiali. L’impresa storica, diretta da Steven Soderbergh, dura più di quattro ore ed è stata divisa in due parti: "CHE – L’Argentino" in arrivo il 10 aprile e "CHE – Guerrilla" in uscita l'1 maggio.

E’ il ruolo più difficile – ha ammesso Del Toro – il più lungo e ambizioso che abbia mai interpretato. Non ti puoi inventare nulla e allo stesso tempo sei sopraffatto dalla mole di informazioni. Ho sentito un gran senso di responsabilità ma quello che mi ha dato veramente coraggio sono stati i contatti e i dialoghi con chi ha conosciuto il Che”. Nato a Porto Rico, Del Toro ha studiato al Conservatory of Acting di Stella Adler, è stato fidanzato con varie attrici con le quali spesso, ha anche amato condividere il set. A cominciare dalla ‘nostra’ Valeria Golino con la quale ha recitato in "La mia vita picchiatella", "Lupo solitario" e nel corto "Submission" che ha anche diretto.

Uno dei suoi migliori amici è Johnny Depp conosciuto sul set di "Paura e delirio a Las Vegas", ma ha rapporti di lavoro e grande considerazione per Sean Penn, il quale ha definito il film sul Che: “Un progetto eccezionale che tutti dovrebbero vedere”. E come Penn, Bale o Depp, Del Toro è ritenuto un attore non facile a Hollywood. Se, nel film "CHE – L’Argentino", dice alla giornalista che lo intervista che preferirebbe trovarsi di fronte ad un soldato che affrontare la stampa, questa massima vale anche per lui. Un’energia inquietante, una forza magnetica che traspirano dai suoi quasi due metri di altezza e poi, lo sguardo, indimenticabile. Ma non definitelo bello e tenebroso o libero e selvaggio, altrimenti si trasforma ne "L’Uomo Lupo", il suo prossimo film, nei cinema italiani dal 6 novembre 2009.

Per saperne di più
Duplicity – Le recensioni americane
Il trailer di Duplicity
Il trailer di CHE - L'argentino