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Cuba Gooding Jr.

Dopo Denzel Waschington è l'unico attore della sua generazione ad aver vinto un Oscar. Ma la sua arma non è solo la bravura: Gooding Jr., a quanto si dice, è uno degli attori più simpatici di Hollywood.

Cuba Gooding Jr.

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Faccia simpatica e un largo, lungo sorriso. Due attributi essenziali di Cuba Gooding Jr, l\'unico interprete di colore dell\'ultima generazione ad essersi aggiudicato un Oscar. Ovviamente dopo Denzel Waschington che lo vinse nel \'89. Se procediamo per gradi, ci accorgeremo che la sua carriera è stata quasi fulminante, sebbene il suo nome non sia ancora iscritto nell\'elenco delle star immortali. Dunque immortale non ancora, ma pare che la sua simpatia sia indiscutibile.   E forse è proprio il suo nome, un po\' esotico un po\' allegro, ad aver creato un personaggio così simpatico.   Nato a New York nel gennaio del 1968 ha debuttato a vent\'anni con una piccola parte nel film di John Landis \"Il principe cerca moglie\", al fianco di Eddie Murphy. Ma già nel \'92 ottiene il suo primo ruolo da protagonista da John Singleton, che lo vuole tra gli interpreti di \"Boyz\'n the Hood - Strade violente\" nel quale Gooding Jr. è l\'unico di tre ragazzi del ghetto nero di Los Angeles a sottrarsi alla spirale di violenza e sbando che invece travolgerà i suoi amici.   Già un anno dopo è nel cast di \"Codice d\'Onore\" di Rob Reiner, al fianco di Jack Nicholson e Tom Cruise nelle vesti di un soldato della marina americana implicato in un omicidio militare commissionato dalle alte sfere del comando. Nel \'94 è \"Jack colpo di fulmine\" dopo un certo numero di interpretazioni che non hanno saputo collaborare alla sua notorietà. Nel 1995 è al fianco di Dustin Hoffman in \"Virus Letale\" e finalmente nel 1996 torna al fianco di Tom Cruise in \"Jerry McGuire\". Nel film Cuba è un estroso per quanto inconsueto giocatore di football che riesce a raggiungere il successo grazie ad un agente, Jerry McGuire appunto, che ha scelto la strada di \"pochi clienti e molto cuore\". L\'interpretazione gli vale un Oscar più che meritato: Cuba Gooding Jr. è in perfetta simbiosi con il suo personaggio.   Nel \'97 ritorna invece al fianco di Jack Nicholson nel pluripremiato \"Qualcosa è cambiato\" di James L. Brooks. È stato poi il compagno di viaggi di Robin Williams nel film del \'98 \"Al di là dei sogni\" in cui Cuba è un angelo che, quasi a ricordare il Virgilio di Dante, accompagna un uomo nel lungo e travagliato viaggio dal paradiso all\'inferno.   Nel 1999, dopo \"Analisi di un delitto\" di Rowdy Herrington il regista Jon Turteltaub lo vuole nella parte del difensore di Anthony Hopkins in \"Instict\". Nel 2000 avviene invece l\'incontro con Robert De Niro in \"Men of Honor\" di George Tillman Jr, nel quale Cuba è un ufficiale dei Marines. E con lo stesso ruolo è tornato sul grande schermo nel kolossal del 2001 \"Perl Harbor\" di Michael Bay.   In arrivo nelle sale italiane il suo ultimo film. \"Mi chiamano Radio\" di Michael Tollin è la storia di un allenatore di football (Ed Harris) che lega una fortissima amicizia con uno studente ritardato chiamato Radio (Cuba Gooding Jr.) che durante gli anni dell\' High School, con l\'aiuto del suo coach, da timido e impacciato si trasforma in un modello fondamentale per la sua comunità. Pare che l\'interpretazione di Gooding Jr. sia incredibile.