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Cinquanta sfumature di blu per Léa Seydoux

Da musa parigina di Woody Allen a icona della seduzione in La vita di Adele. Una carriera che spicca il volo

25.10.2013 - Autore: Alessia Laudati
Da figlia privilegiata dell’establishment francese ad attrice di successo in grado di ritagliarsi un posto al sole nel panorama della cinematografia internazionale. Léa Seydoux, passaporto francese, in Sister era il secondo elemento di un duo di fratelli dalla vita problematica, in La vita di Adele è la ragazza dei capelli blu che svela alla giovane Adele una nuova e definitiva maturità sessuale.



Sicuramente la Seydoux, nipote del magnate di Pathé, importante casa di produzione cinematografica, è un talento acclamato, che ha scelto fin da subito di interpretare personaggi diversamente sensuali e inclini all’asprezza. Che si tratti della ragazza madre in difficoltà economiche, o della mascolina Emma nel film di Kechiche, quando l’espressione capricciosa dell’attrice si indurisce, si manifesta la contraddizione e il personaggio chiaroscurale funziona.

Per la pellicola Palma d’Oro a Cannes, ha abbandonato la chioma bionda per un taglio corto blu cobalto, una camminata mascolina e un impegnativo lavoro attoriale che la vede recitare scene di sesso esplicite con un’altra donna. Forse la scelta di affrontare una prova così difficile deriva da un profondo desiderio di lasciarsi alle spalle le comodità della vita reale da paladina del jet set, spingendosi ai limiti dell’essere, ma qualcosa sembra essere andato storto. Dopo aver rilasciato parole entusiastiche sull’esperienza con Abdellatif Kechiche, ha cambiato idea, definendo il regista: “Un sadico e perverso manipolatore”, e la parte di Emma; “Una violenza psicologica”. Parole dure, nate dal peso e dalla responsabilità di sostenere un ruolo così impegnativo o da fatti realmente accaduti, in ogni modo, è nata una querelle mediatica tra l’attrice e il regista, che minaccia oggi vie legali.



Passata la parentesi saffica, a quanto pare infelice, ritroveremo presto l’attrice in La bella e la bestia accanto a Vincent Cassel e nel ruolo di Loulou de la Falaise, musa di Yves Saint Laurent, in un biopic sullo stilista. E mentre il cinema la idolatra, anche la moda si innamora della sua malinconia espressiva e dell’ardore dimostrato in certi scatti. American Apparel la immortala a seno nudo, per Prada, è la ragazza cattiva protagonista dello spot del profumo Candy girato da Wes Anderson. Insomma, il successo sorride alla giovane star, che tra le amicizie, può vantare una conoscenza speciale con l’ex presidente francese Sarkozy e con l’algida Carla Bruni, mentre vede spalancarsi la strada della popolarità.

La vita di Adele è distribuito nei cinema da Lucky Red.

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