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All you need is love

Presentato alla scorsa Festa del Cinema di Roma, arriva finalmente nelle sale "Across the Universe", pellicola musicale con la quale Julie Taymor omaggia l'immortale opera dei Beatles.

Across the Universe

22.11.2007 - Autore: Pierpaolo Festa
Finalmente è arrivato il momento in cui una regista ha il coraggio di misurarsi con l’arte dei Beatles e portare sul grande schermo la loro musica, trasformandola in immagini e sviluppando una vicenda basata su un mix di realtà, mito e poesia dei loro testi immortali.
Questa è la storia di Jude, lavoratore dei docks di Liverpool trasferitosi a New York dove s’innamora di una dolce ragazza americana che naturalmente si chiama Lucy: vi ricordano qualcosa i nomi dei protagonisti?

Across the Universe” è un film musicale, un ibrido tra “Hair” e “Moulin Rouge!”: ambientato negli anni ’60, il film racconta le storie di giovani in cerca di una loro identità. C’è chi si abbandona all’amore, chi è costretto ad arruolarsi e conoscere l’orrore della guerra e chi, invece, sceglie di combattere le decisioni dei governi, manifestando per le strade.
Dietro la macchina da presa c’è una donna, la brava Julie Taymor  già autrice di “Titus” e di “Frida”, l’unica che sia stata capace di trasformare “Il re leone” in uno dei musical di Broadway più visti degli ultimi dieci anni.
In ognuno dei suoi film, la regista prende la mano del suo spettatore e lo porta a fare un viaggio: il suo stile è sperimentale e capace di osare, il risultato è un’esperienza unica per gli occhi e le orecchie. La Taymour mischia in un gran frullatore tutti i sentimenti vissuti in quell’epoca e il risultato ottenuto è a dir poco affascinante, misurato sapientemente tra atmosfere psichedeliche e romantiche. La regista è aiutata anche da un manipolo di giovani attori, credibili anche nelle loro performance musicali; nota di merito a Evan Rachel Wood, attrice lanciata da “Thirteen” che continua la sua sfilza di ruoli di ragazze controcorrente ma in fondo al cuore fragili e dolci.

La pellicola è il secondo interessante esperimento musicale della stagione: ci ha già provato Todd Haynes, scrivendo il “vangelo di Bob Dylan” in “I’m not there”, un’ipnotica opera adatta soprattutto agli iniziati del musicista.
Questo omaggio al mito dei Beatles riuscirà a coinvolgervi anche se non siete troppo vicini alla loro musica: le canzoni si susseguono una dopo l’altra in una tracklist impeccabile che si conclude con una spettacolare esecuzione di “All you need is love” e “She loves you”.
Ai fan più sfegatati dei quattro di Liverpool spetta, invece, il grande divertimento di cogliere tutti i riferimenti ai loro idoli: dalle mele verdi piazzate sul tavolo, alla esatta ricostruzione del Cavern e molto altro.

Across the Universe” è una combinazione di suoni e immagini divertente e mai troppo melensa.  Il tutto farcito dai piacevoli camei di Bono degli U2 nel ruolo di un hippie, Joe Cocker di cui sentiamo la versione di “With a little help from my friends” e Salma Hayek nel ruolo di un’infermiera canterina.
Abbandonatevi , dunque, a questo viaggio, avrete un solo rimorso: quello che in sala non vi sarà consentito alzarvi in piedi, cantare e danzare sulle note dei Beatles, applaudendo come matti.