Biennale Venezia 2013
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Stallo alla siciliana: Emma Dante racconta la sua Via Castellana

Venezia: esordio al cinema per l’autrice teatrale palermitana

Via Castellana Bandiera

29.08.2013 - Autore: Marco Triolo
“Raccontare il sud vuol dire raccontare anche il nord. Questo film parla di comunità, di uno stato dell’essere, non geografico”. La drammaturga e autrice teatrale Emma Dante debutta alla regia per il cinema con Via Castellana Bandiera ed è subito Concorso a Venezia. Non poteva essere altrimenti, perché allo stato attuale del cinema italiano ogni voce fuori dal “solito” coro è ben accetta e suscita interesse.

Via Castellana Bandiera, tratto dall’omonimo romanzo dell’autrice, racconta dello scontro tra due donne, l’anziana albanese Samira e Rosa, scappata al nord perché il padre non approva la sua omosessualità. Le due si trovano in auto una di fronte all’altra in Via Castellana Bandiera, un budello di Palermo dove è impossibile procedere contemporaneamente in entrambi i sensi di marcia. Nessuna delle due, ovviamente, vuole cedere.

“Inizialmente sono entrambe ottuse, ma poi cominciano a sciogliersi. Il confronto è un modo per guardarsi dentro: in noi c’è qualcosa di mostruoso che cerchiamo di nascondere, ma quando ci troviamo di fronte un nostro simile è come guardarsi allo specchio. Durante questa esperienza il loro carattere si modifica”. Sul perché della sua decisione di passare dal teatro al cinema, la regista dice: “Si è trattato di un passaggio naturale, questa era una storia adatta più al cinema che al teatro, aveva bisogno della carne e della polvere”. C’è chi paragona il film, con il suo stallo tra le due protagoniste, a un western: “Ho sempre desiderato fare un western, e anche se questo non è un western ci sono varie citazioni del genere. Ovviamente il cinema di Sergio Leone mi ispira in maniera forte”. Ma lo stallo del film ha un significato più attuale: “Siamo in un momento storico molto particolare, in cui sarebbe positivo poter cadere e poi rialzarsi, ma non riusciamo nemmeno a cadere”.

Da un punto di vista tecnico, Emma Dante non si è allontanata molto dalle sue radici, lavorando al film con la sua compagnia teatrale, a cui si è aggiunta, ovviamente, la Rohrwacher nel ruolo di Clara: “Emma è la regista del mio cuore e il suo metodo funziona benissimo. Fa fare un lavoro molto duro agli attori, ma la sensazione è di essere guidati e portati all’estremo da mani molto sicure. Con lei gli attori sono in grado di evocare cose che io non sapevo nemmeno di avere dentro, ed è stato sorprendente”.

Via Castellana Bandiera sarà distribuito al cinema in autunno da Cinecittà Luce.

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