Biennale Venezia 2013
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Locke – La nostra recensione

Tom Hardy al volante, unico protagonista di uno stupefacente road movie

04.09.2013 - Autore: Pierpaolo Festa, da Venezia
Un'idea. Un'unica idea portata avanti per ottanta minuti. Quella giusta che dà vita a un road movie imperdibile: quel film che se fosse stato in concorso a Venezia avrebbe fatto mangiare la polvere a tanti altri.

La sola idea dunque è quella di mettere Tom Hardy al volante e stare con lui in macchina lungo un tragitto che va dalle Midlands fino a Londra. Una gita notturna nell'autostrada britannica, dove tutto sembra scorrere tranquillamente. Almeno all'esterno, perché il protagonista di Locke è un marito e padre di famiglia che ha scelto la serata sbagliata per mettersi in viaggio e assistere al parto dell'amante. La cintura di sicurezza e l'apparente quiete all'interno dell'abitacolo non bastano ad allontanare i problemi. Arriva dunque la mossa vincente, assistere alle sue conversazioni al telefono: con la moglie, con l'altra donna che ha appena rotto le acque, con i due figli, con il suo capo (memorizzato sul telefonino come “Il bastardo”). Lungo un tragitto di cento chilometri Ivan Locke deve risolvere tutta la sua vita, nella notte che più delle altre lo definirà un essere umano.

Le unità aristoteliche raccontate da Steven Knight – regista di Redemption (lo abbiamo recensito qui in anteprima) e sceneggiatore di Piccoli affari sporchi e La promessa dell'assassino – un autore che continua la sua carriera dietro la macchina da presa (è al secondo film), dimostrando due cose: una di sapersi avventurare come pochi fanno nelle atmosfere notturne, l'altra di azzeccare il protagonista perfetto. Perché Tom Hardy non è mai stato così bravo. Lo si guarda con grande orgoglio mentre dà vita a questo personaggio con i suoi piccoli tic, mentre accarezza la barba, cercando costantemente di mantenere la calma e trovare una soluzione. Quel che rimane alla fine del film è l'unica verità: qualsiasi problema - seppur apparentemente insormontabile - può essere circoscritto, isolato e affrontato.

Fare la cosa giusta, Locke tratta semplicemente di questo: e lo spettatore si immedesima totalmente davanti ai quesiti esplorati dal film, una storia in cui parole come “giusto” e “onesto” hanno un peso massimo e un duro prezzo da pagare. Steven Knight gira un film sulla vita ambientato dentro un'automobile e si supera realizzando uno dei migliori road movie visti da molti anni a questa parte. L'augurio è quello di non attendere troppo per vederlo sui nostri schermi.

Locke, presentato fuori concorso a Venezia 70, sarà distribuito in Italia dalla Good Films.

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