Natale 2013
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Molière in bicicletta, il segreto del successo del cinema francese

Il film di Le Guay, presentato al TFF, ripercorre uno dei classici del teatro francesi e spopola in patria

25.11.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
E' sempre una scommessa sapere se un film avrà successo al botteghino o meno. Eppure, per quanto riguarda il cinema francese, il rischio di perdita è di gran lunga inferiore rispetto agli altri mercati. Parola di Philippe Le Guay, regista di Molière in bicicletta: “In Francia abbiamo il miglior pubblico cinematografico del mondo. Ci sono dei bravi cineasti come di certo ne avete qui in Italia. Ma abbiamo anche tutta una serie di leggi che tutela l'industria cinematografica. E soprattutto ci sono ancora tante sale con la gente pronta a riempirle. I francesi vanno tanto al cinema: siamo sempre pronti a discutere del film quando usciamo dalla sala. Ci sono perfino dialoghi accesi tra coniugi o semplicemente tra spettatori che la pensano diversamente su un film. Non si tratta solo di una forma di intrattenimento, la nostra cultura si nutre di cinema, un'arte che fa davvero parte della vita”. Secondo il regista quella della Francia è dunque “Una posizione che tutto il mondo ci invidia: l'abbinamento tra un pubblico appassionato dell'arte cinematografica e gli aiuti dello Stato”.

Moliere in bicicletta, storia di due attori che si ritrovano dopo anni per mettere in scena “Il misantropo”, è stato presentato in anteprima nella sezione Festa Mobile/Europop del Torino Film Festival. In Italia arriverà all'inizio di dicembre, in Francia ha già venduto un milione e cinquecentomila biglietti: “Credo sia dovuto al tono del film e alla leggerezza e la presenza di attori come Fabrice Luchini e Lambert Wilson – continua Le Guay - E certamente è anche merito dei temi di Molière: tra quest il desiderio di essere sinceri che è alla base del personaggio di Alceste nel Misantropo”.

Gli fa eco uno dei due protagonisti, Lambert Wilson, conosciuto dagli addicted della saga di Matrix per il ruolo del Merovingio nei due sequel: “La cosa bellissima per noi attori è notare che in Francia i giovani ricominciano a parlare di Molière quando vedono il film”. Da una parte Wilson – che parla un italiano perfetto – attacca l'industria cinematografica americana: “Sono appena arrivato da Los Angeles e non riesco più a sopportare quello che il cinema è diventato. Un mondo basato solo sui soldi in cui è difficilissimo fare ancora bei film. Penso che in Europa sia ancora possibile fare dei film che hanno un senso e che possano condividere dei valori”. Poi l'attore aggiusta il tiro, motivando la sua sicurezza francese: “Ogni tanto in Francia possiamo essere viziati. Perché è diventata una cosa talmente normale produrre 220 film l'anno. In quanto agli addetti ai lavori, anche se rimangono senza impiego continuano a prendere un sussidio pari a quasi il 100% del loro stipendio. E' uno stipendio molto più alto delle altre categorie di lavoratori. A volte noi francesi non ci rendiamo conto del privilegio di questa situazione. Credo che siamo gli unici ad avere questo sussidio”.

Insieme ai due francesi c'è anche Maya Sansa. L'attrice italiana parla della sua situazione, paragonandola a quella dei francesi: “Non solo mi può capitare di non lavorare per un anno intero. Ma quando poi torno sul set, il lavoro può essere molto riduttivo. Ho girato Molière in bicicletta mentre in contemporanea recitavo per Bellocchio. In quel film avevo poche pose, in questo ne ho qualcuna in più. Finisce che se anche lavori, non arrivi a coprire un anno”. Eppure la Sansa è finalmente felice di poter dire: “Erano anni che cercavo una commedia raffinata. Dopo tanti drammi sono felice di recitare in una commedia di qualità”

Molière in bicicletta, in uscita il 12 dicembre, è distribuito da Teodora Film.

A seguire il trailer del film