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Sciuscià edizione straordinaria con polemica

Torna su Raidue il programma di approfondimento giornalistico di Michele Santoro. Dal 23 novembre, ogni venerdì in prima serata per "un'informazione controcorrente".

Sciuscià edizione straordinaria

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Promosso in prima serata prende il via venerdì 23 novembre su Raidue Sciuscià edizione straordinaria, il programma di Michele Santoro che si presenta rinnovato non solo nella scenografia ma anche nel titolo. Un cambiamento sostanziale, non solo per la nuova collocazione oraria andrà in onda sempre il venerdì in prima time fino a maggio - ma anche nella riscrittura del programma. Qualcosa, dunque, sembra muoversi nellinformazione Rai e nonostante le ben note diatribe fra Raiuno e Raidue (ricordate lappello di Carlo Freccero pari dignità a Santoro e Vespa?) in occasione degli speciali trasmessi dopo l11 settembre lanchorman di Raidue torna finalmente con una programmazione regolare. Quanto agli ascolti, le premesse sono più che incoraggianti. Abbiamo chiuso gli speciali ricorda il direttore di Raidue, Freccero- con una media del 20% di share e di 4.450.000 spettatori, un risultato molto positivo. Insomma, nonostante la corazzata Vespa di Raiuno, Santoro può dirsi più che soddisfatto tanto da esibire con serenità i grafici dello speciale in onda lo scorso 8 ottobre. Siamo andati in onda di lunedì sottolinea il giornalista senza nessuno spot che lanciasse il programma e dieci minuti dopo Porta a porta, televisamente un tempo enorme, eppure gli ascolti sono andati bene. Questo non significa che siamo migliori di Vespa ma che anche noi abbiamo un nostro pubblico. Se dobbiamo giocare una partita lasciamo il campo libero per diversi giocatori: Raidue deve avere un profilo editoriale con una sua caratterizzazione, non deve essere una rete votata puramente al marketing. E non cè dubbio che sia proprio la partita dellinformazione quella su cui Rai e Mediaset giocano i loro destini come dimostrano anche le polemiche seguite alle manifestazioni del 10 novembre, lUsa Day promosso da Forza Italia ed il corteo dei no-global quasi ignorato dai Tg Rai. La nostra proposta di seguire i no-global è stata assolutamente trascurata afferma Santoro- mentre si è preferito aprire una finestra sullUsa Day allinterno di Una vita in diretta, un contenitore assolutamente non adatto: tanto valeva anticipare Domenica In Aggiunge Santoro: Neanche i Tg hanno dato spazio al corteo di neo-global, inoltre sembrava quasi scomodo chiedere qual era il numero esatto dei partecipanti allUsa Day, quando dei 100mila annunciati da Berlusconi, sì e no hanno partecipato in 30mila. Guarda caso non cè stata nessuna inquadratura allargata... Per Santoro, dunque, la sfida di Sciuscià in prima serata passa quasi in secondo piano di fronte a certe scelte di campo dei vertici Rai. Ci sarebbe quasi da sorridere, insomma: chi avrebbe mai immaginato che nel dualismo Santoro-Vespa si potesse inserire un giorno anche Cucuzza? Ovviamente il problema non è questo ma riguarda la politica editoriale della Rai. Chi sono si chiede Santoro- quelli di Raidue, i figli di un dio minore? Le altre reti sono il completametno di quello che si realizza a Raiuno o sono altre voci, altri punti di vista? Sono molte le domande da chiarire, se la sfida si gioca sul terreno della libertà allora facciamo una televisione libera senza censure e che faccia parlare anche quelli che non si sentono cittadini di New York. E con queste premesse, dunque, che riparte su Raidue Sciuscià caratterizzato da una nuova riscrittura del programma che oltre al consueto filmato di 50 minuti vedrà anche il pubblico in studio ammassato ai piedi di un maxischermo verticale. Nella prima puntata si parlerà della guerra in Afghanistan ma, assicura Santoro, con un taglio diverso dai talk-show infarciti di politici. Questanno si chiama Sciuscià edizione straordinaria perché i telespettatori sono abituati ad un certo tipo di approfondimento con il pubblico in studio mentre noi andremo controcorrente. Certamente non sarà un cineforum, lo studio non sarà un elemento di commento, piuttosto di prolungamento al filmato. Per questo il maxischermo in verticale, tentiamo un effetto stupore per far precipitare le immagini in mezzo a noi.  
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