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Storia e curiosita' dell'Oscar

I meccanismi della votazione e delle candidature, i costi dei biglietti, il nome della statuetta.

Oscar

20.03.2001 - Autore: Alessandra Galassi
La leggendaria statuetta ne ha fatta tanta di strada da quella famosa estate del 1928, quando la neonata Academy of Motion Pictures Arts and Sciences pagò 500 dollari lartista George Stanley per modellare una statuetta in argilla, placcata in bronzo, e per produrne 12 copie, in oro 24 carati, per lannuale cena di premiazione degli Awards of merit. Alta 30 centimetri e pesante 4 chili, la statuetta più ambita del cinema è nata proprio da uno schizzo di Cedric Gibbons e dallarte scultorea di Stanley. Realizzata in semplice peltro, venne poi ricoperta di rame e nichel, placcata in oro 24 carati e infine trattata con antiossidante (molti divi vivono davanti allOceano e la salsedine, si sa, attacca la doratura). Il disegno originale era stato abbozzato nellestate del 1926 da un annoiato presidente di comitato durante uno dei primi meeting dellAcademy. Dato che si parlava di una statuetta che avrebbe dovuto avere unimmagine corporea forte e possente, Gibbons disegnò un cavaliere nudo che immergeva la sua spada da crociato nella bobina della pellicola di un film, le cui cinque fessure dovevano rappresentare i cinque originali rami dellAcademy: produttori, registi, attori, scrittori, tecnici. Gibbons fece disegnare la base al suo assistente, e poi consegnò la manifattura della statuetta a Stanley. Ci volle qualche anno (1931) prima che Margaret Herrick, la segretaria di un direttore dellAcademy Awards, esclamasse Assomiglia a mio zio Oscar! e che quindi la statuetta venisse battezzata. Questo soprannome non venne usato ufficialmente dallAcademy se non dopo il 1939, ma già dal 1934 molti personaggi di Hollywood avevano cominciato a chiamare la statuetta Oscar durante i loro discorsi. La prima cerimonia degli Oscar ebbe luogo alla Blossom Room dellHollywood Roosevelt Hotel. Gli spettatori furono 250 e il costo del biglietto era di 10 dollari. Oggi quel biglietto non esiste più perché gli attori presenti alla manifestazione sono invitati gratuitamente. Il ricavo della serata va direttamente allAcademy, titolare anche dei diritti televisivi dell\'evento. Naturalmente non è soltanto la casa madre a trarre profitti dalla manifestazione. A parte la fama, il successo e la gratificazione professionale, gli Academy Awards apportano chiaramente denaro. LEntertainment Data Inc. di Beverly Hills, uno dei maggiori box-office data banks mondiali, afferma che un vincitore come Miglior Film arriva a guadagnare più di 30 milioni di dollari al box-office dopo la vittoria.   I costi della serata Nel 1948 emerse che i costi di base dello show erano di 20.000 dollari. Quattro anni dopo, nel 1952, i diritti televisivi vennero venduti per 100.000 dollari; dal 1964 hanno raggiunto la somma di 1 milione di dollari. Oggi la ABC Television paga gli Academy più di 2 milioni di dollari ogni anno (fino al 2008) per il privilegio di poter trasmettere la cerimonia. Dai primi anni 90 il network fa pagare 10.000 dollari al secondo per uno spot pubblicitario durante la diretta degli Oscar.   I meccanismi delle candidature e delle votazioni Lelettorato degli Academy Awards comprende 5000 membri, più altri tredici rami dellAcademy of Motion Pictures Arts and Sciences, tra cui attori, registi, scrittori, musicisti, scenografi, operatori, editori, tecnici del suono, produttori. La tessera di membro dellAcademy costa 150 dollari lanno e dà diritto alle visioni gratuite nei cinema di Samuel Goldwyn. Infatti lelettorato degli Oscar, ossia la crema dellindustria cinematografica, raramente vede film in compagnia di gente normale, come daltro canto non amano fare neanche le grandi stars. Per essere preso in considerazione, un film deve rimanere in un cinema dellarea di Los Angeles per un minimo di una settimana prima della mezzanotte dellultimo dellanno. Metà dicembre è il momento, per i possibili candidati allOscar, di assicurarsi il mercato natalizio e di rimanere freschi nelle menti degli elettori durante il successivo periodo delle votazioni. La Price Waterhouse è il supervisore alla votazione, che avviene in due tempi: prima cè la selezione dei film e poi la votazione vera e propria. L\'agenzia da più di sessantanni mantiene lassoluta segretezza dei nomi dei vincitori. Le schede per il voto escono i primi di gennaio, accompagnate da un promemoria sugli eventuali film eleggibili e da una sorta di regolamento del giurato. Le nominations sono decise dal voto dei membri delle rispettive sezioni: gli attori votano per gli attori, i registi per i registi, e così via. Non cè garanzia, comunque, che questo gruppo di votanti abbia effettivamente visto tutti i film che ha contrassegnato nella lista di possibili candidati.      
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