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Attori senza statuetta

Le grandi interpretazioni non premiate.

Flawless

20.03.2001 - Autore: Adriano Ercolani
La categoria degli attori è quella probabilmente più soggetta alle leggi di mercato. Lultimo esempio in ordine temporale è stato, a nostro avviso, il premio come miglior attrice assegnato a Gwyneth Paltrow per Shakespeare in Love, un modo per far sì che la carriera della giovane attrice, novella Grace Kelly, subisse una decisa impennata. E poi capitato che grandi attori abbiano fornito stupende interpretazioni in film ritenuti troppo commerciali, come ad esempio Jack Nicholson in Batman, e che perciò siano stati ignorati dallAcademy. Nel corso degli anni, a prescindere anche dalle complicate strategie del sistema hollywoodiano, molti sono stati gli attori che avrebbero dovuto vincere la statuetta al posto di altri. Pensiamo a grandi caratteristi come Greta Garbo, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Marcello Mastroianni, tanto per citarne alcuni che non la vinceranno più. Molto spesso è anche capitato che venissero assegnati premi riparatori e subito ci viene in mente il grande al Pacino, che ha vinto per la prova gigiona in Scent of a Woman, oppure il Paul Newman de Il Colore dei Soldi. Entrambi ci hanno senza dubbio regalato prove dattore ben più apprezzabili di queste. Andando a ritroso nel tempo, in tempi recenti abbiamo trovato quantomeno strano non aver sottolineato magnifiche performance come quella di Jeremy Irons in Inseparabili, quella di Sigourney Weaver in Aliens, oppure lo straordinario Johnny Depp di Edward Mani di Forbice. Vi sono state comunque disattenzioni della giuria diventate ormai leggendarie: nel 1976 lOscar (lunico postumo) è andato a Peter Finch per Quinto Potere, quando candidato era anche Robert De Niro per Taxi Driver, una delle prove dattore più apprezzate della storia del cinema. Lo stesso anno era stato candidato anche il nostro Giancarlo Giannini, struggente guappo napoletano in Pasqualino Settebellezze. Per non parlare di una delle attrici più brave della storia del cinema americano, Gena Rowlands, che ci ha regalato interpretazioni (ed è forse anche troppo riduttivo definirle tali) come quelle di Una Moglieo Gloria-Una Notte dEstate: il suo essere la compagna e musa ispiratrice di John Cassavetes, uno dei registi americani più estremi e personali, e laver aderito totalmente al suo modo di fare cinema, non le hanno consentito di accordarsi il favore del grande pubblico, premessa indispensabile per arrivare alla vittoria finale. Altre fatali omissioni che hanno scandalizzato la critica mondiale sono state di sicuro, in tempi più lontani, le mancate premiazioni di prove come quella di Clark Gable nel classico Via col Vento, delladorabile Shirley MacLaine de LAppartamento nel 1960, oppure di William Holden, ignorato sia per Viale del Tramonto che per Il Mucchio Selvaggio.
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