NOTIZIE

Al via la coppia Bonolis-Laurenti

Da Sabato 22 settembre su Canale 5 "Italiani", il nuovo show di Paolo Bonolis e Luca Laurenti dove tutto è concesso a chi va davanti alle telecamere a dire in diretta quel che gli passa per la testa.

Italiani

14.03.2003 - Autore: Francesca Fornario
Che cosa sarà veramente Italiani, il nuovo show del sabato sera di Paolo Bonolis con Luca Laurenti, non si sa. Nel senso che non si può descrivere a parole o, per dirla come Luca Laurenti nel senso che dovete vederlo. Non essendoci infatti un numero zero, un format spagnolo da importare, un predecessore da scopiazzare, lunica ipotesi è che Italiani, in onda da sabato 22 settembre alle ore 21 su Canale 5 (lunica novità del palinsesto, spiega il vicedirettore Luca Tiraboschi), sia una trasmissione in larga parte affidata allimprevedibilità della diretta, sia pure sostenuta da momenti di spettacolo puro e varietà, e dunque è impossibile anticiparne i contenuti. Per esempio, non si sa se gli italiani in collegamento da tre piazze e lasciati liberi di dire ciò che gli passa per la testa (questa è lidea cardine della trasmissione) protesteranno o canteranno, se si metteranno a dire parolacce o saranno brillanti e garbati più di tanti televisivi e soprattutto se piaceranno più di questi e dunque la trasmissione avrà funzionato o se invece deluderanno gli spettatori a casa. Un precedente al quale ispirarsi cè, ma non si tratta di una trasmissione. Lo Speakers Corner di Londra, quellangolo verde di Hyde Park dove, soprattutto in passato, la gente era libera di lanciare proclami e impartire lezioni, il luogo dal quale partono e si concludono le manifestazioni sindacali, i cortei pacifisti, le marce di protesta. Italiani, prodotto dalla neonata Finale 7 di Bonolis e Mario Maffucci, più che una trasmissione vuole essere un luogo, lo Speakers Corner televisivo, la ribalta illuminata dai riflettori e aperta alle opinioni, ai comizi, alle dichiarazioni di illustri sconosciuti che non hanno altro interlocutore. Spiegarlo a parole,in effetti non rende, ma gli esempi portati dagli autori, Bonolis in primis, sono abbastanza eloquenti. Per esempio, cè un tizio convinto di avere la ricetta per sanare il bilancio pubblico. Non quello, un altro: uno che non è Giulio Tremonti ma che al pari del Ministro delle Finanze è certo che il buco nei conti ci sia e di sapere come fare per colmarlo, e viene a spiegarlo in televisione. Un altro ritiene di essere Dio e come tale pretende che il Vaticano gli paghi i diritti, e facilmente argomenterà che pure Gesù non è stato creduto. Non servono ulteriori esempi per capire che quella di lasciare la gente libera di dire ciò che crede finché non oltrepassa certi confini (quali?), è unidea che a molti non piacerà. Cè però molto altro, confezionato secondo modelli di spettacolo più collaudati e persino tradizionali. Il gioco, il montepremi, leliminazione dei concorrenti con un meccanismo più umano di quelli ai quali siamo abituati (se ne vanno a casa tre su novanta, quelli che vincono), persino una cosa che assomiglia al Lotto, che siccome non si poteva chiamare la Tris si chiama la trina Dove La è larticolo, precisa compiaciuto Bonolis, composta dai numeri di pettorale dei concorrenti che il pubblico a casa indicherà via sms come primo, secondo e terzo classificato. I novanta saranno sottoposti a prove di abilità e rappresenteranno in qualche modo le diverse tipologie dellitaliano medio, nel senso di altrettanti stereotipi del medesimo (il buono, il brutto, il cattivo e via, fino a novanta). Durante la settimana che precede la trasmissione, i profili dei concorrenti saranno pubblicati sul sito internet www.italiani-bonolis.it e gli spettatori potranno cominciare a votare la triade inviando un sms al numero 33443377. Accanto ai novanta stereotipi, in studio cè quella che Bonolis definisce la punteggiatura della trasmissione: quattro uomini-virgola che stazionano sotto la statua equestre di Garibaldi e sono lasciati anchessi liberi di dire ciò che vogliono, ma con un minimo di filtro in più rispetto ai loro colleghi nelle tre piazze, che per la prima puntata sono quelle di Subiaco, Teano e Riccione. Lo spettacolo vero, quello che si prepara in anticipo, consiste nei siparietti dei comici chiamati ad interpretare le caratteristiche degli italiani attraverso i loro personaggi (quello che avrebbe dovuto fare Teocoli, che per qualche ragione non se lè sentita, ma al suo posto si attendono Enrico Montesano, Aldo, Giovanni e Giacomo e Luciana Litizzetto); nei balletti delle cinque bellissime modelle straniere Ivana Stankovic, Debbie Castaneta Rodriguez, Gianne Albertoni e Jennifer Driver, che lesercizio e la virtuosa regia di Duccio Forzano muteranno in corpo di ballo già dalla sigla, ballata, più o meno, sulle note di Edoardo Bennato; nellintervento di italiani illustri che vengono in trasmissione a parlare di sé (Valentino ha dato forfait dopo i fatti di New York) e infine negli ineffabili duetti di Bonolis e Laurenti che interagiscono con la piazza e devono essere bravi a cogliere lattimo, come dice Laurenti: Dovremo cogliere, cogliere, saremo due coglio... due che colgono.            
FILM E PERSONE