IL SARTO DI PANAMA

Nel genere di film che mescolano azione e spionaggio, questo Il sarto di Panama si presenta come operazione decisamente originale e divertente. Prima di tutto bisogna lodare la grane versatilità di Boorman, che mette in scena un film molto gustoso, girato con una sorta di cinica raffinatezza e dei momenti di lasciva perversione davvero inusitati per opere come questa: ad esempio, la scena di Osnard che interroga Pendel su di un letto vibrante, mentre guarda un film porno, è davvero spassosa. In questo Boorman è aiutato, e non poco, da Pierce Brosnan, molto ironico nel vestire i panni di un anti-Bond cinico e viscido, al punto di risultare lunica figura negativa del film. Al suo fianco un Geoffrey Rush sempre convincente, capace ormai di passare da ruoli drammatici a più leggeri con estrema facilità. Il migliore del gruppo è però a nostro avviso Brendan Gleeson, che interpreta con vigore e passione Abraxas. Passando a discutere delle altre doti del film, inevitabile lattenzione rivolta alla buona sceneggiatura scritta dallo stesso Boorman insieme a Davies e John Le Carré, lautore del romanzo da cui la pellicola è tratta. La successione degli eventi, ed il conseguente climax che porta al finale carico di tensione, è descritta in modo coerente ed efficace. La storiia non perde colpi, e per un film di spionaggio è già un ottimo risultato. La qualità visiva di questo lungometraggio è poi dovuta, oltre che alla regia, anche alla bella fotografia di Philippe Rousselot, davvero uno dei migliori direttori presenti nel panorama internazionale.