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Cannes, la giornata di Clint e Kusturica

E' il giorno di The Exchange di Clint Eastwood; ma è arrivato anche Maradona insieme al regista Kusturica, per presentare il documentario verità sulla 'Mano sinistra di Dio'... e poi c'è stato anche, a sorpresa, Spike Lee.

Clint e Kusturica

21.05.2008 - Autore: Marino Cattaneo
Non c’è dubbio che The Exchange (attenzione: non più Changeling… ci hanno riempito di comunicati per ricordarcelo) sia un altro dei film più attesi e che la star Clint Eastwood sia uno dei pezzi da novanta sfoderati da questo Festival.
Clint, che già lunedì era apparso per festeggiare Manoel de Oliveira, ha presenziato alla conferenza stampa e alla cerimonia di gala da par suo, con l’aria di chi non prende troppo sul serio i tappeti rossi e i flash. A Clint non importano gli anni, se non come possibile freno al suo lavoro: mostra tutte le sue grinze e rughe, alto e asciutto, quasi ascetico, con i capelli grigi tenuti un po’ lunghi. Forse l’ispettore Callahan è lontano, ma il volto di Clint ha guadagnato in profondità e, quando guarda chi gli fa le domande in conferenza stampa, lo guarda dritto negli occhi con gli occhi chiarissimi, e talora arrossisce.

The Exchange, in concorso, è stato un successo ed è piaciuto a tutti, pubblico e critica: tematiche che ricordano da vicino quelle di Mystic River - quasi una continuazione - regia secca e rigorosa, una grande Angelina Jolie. Corruzione e bambini: più la scarsa possibilità delle donne di farsi ascoltare (la vicenda, ispirata a un fatto reale, è ambientata negli anni Venti, a Los Angeles). “Cose di questo genere possono accadere anche oggi” dice. “La storia a volte si ripete: a me importava raccontare la vicenda di questa donna che combatte contro tutta una città”. “Tutti i miei film cercano di esprimere la verità, che è la virtù più importante di questo mondo”.
Come in Mystic River anche qui c’è il tema della pedofilia e ci sono delle vittime giovanissime. Sono cose che ancora mi sorprendono: gli uomini possono davvero essere orrendi”.

Fuori concorso, è arrivato anche Maradona di Emir Kusturica: il Pibe de Oro era in conferenza stampa, esuberante come al solito, che ha esternato il suo amore per l’attrice Julia Roberts: “Mi taglierei un braccio per lei”. Maradona, nel documentario di Kusturica, ne ha avute per tutti: ha bersagliato Matarrese (“un altro mafioso”) e gli Stati Uniti: “Gli americani hanno ordinato il massacro in Afghanistan e questo mi fa arrabbiare. Assistiamo alla morte della gente in TV e sopra ci speculano e guadagnano la Fox e la Cnn...”.
A sorpresa è arrivato anche Spike Lee, che ha incontrato la stampa e ha mostrato le prime immagini di Miracle at St. Anna, che forse sarà alla Mostra del Cinema di Venezia. Ce lo auguriamo!